In data 9 Febbraio 2021 i Funzionari di Veneto Agricoltura e dell'Università Cà
Foscari di Venezia hanno effettuato un sopralluogo sui terreni dell'Associazione
in vista dell'attuazione del Progetto Europeo LIFE POLLIN ACTION di cui
l'Associazione Prati delle Pars è Partner.
Il Progetto ha l'obiettivo di
contrastare la crisi dell'impollinazione attraverso la conversione di seminativi
in prati fioriti, il miglioramento di prati già esistenti e la creazione di
siepi e bordure fiorite.
VENEZIA – Una nuova crisi ambientale minaccia tanto gli ecosistemi naturali quanto la
sicurezza alimentare dell’uomo.
Si tratta della ‘crisi degli impollinatori’,
cioè degli insetti che, trasportando il polline, consentono la riproduzione
dell’80% delle piante. La piattaforma intergovernativa su biodiversità e servizi
ecosistemici (IPBES) calcola che oltre il 40% degli insetti impollinatori,
principalmente api e farfalle, sia a rischio estinzione a causa del degrado
ambientale e della scomparsa del loro habitat più importante: il prato fiorito.
Ricercatori ed esperti coordinati dalla botanica Gabriella Buffa, professoressa
all’Università Ca’ Foscari Venezia, si sono quindi chiesti come intervenire per
arginare questo declino, con ricerca ed azioni concrete, anche dimostrative.
Così è nato il progetto europeo LIFE ‘Biodiversità’ PollinAction, che con un
budget di 3,2 milioni di euro e 10 partner da Veneto, Friuli-Venezia Giulia e
Aragona (Spagna) metterà in campo, appunto, azioni finalizzate a invertire la
tendenza.
“Il declino degli impollinatori è influenzato da diversi fattori come
aumento dei prodotti chimici, parassiti e malattie – spiega Gabriella Buffa –
tuttavia, la ricerca è abbastanza concorde nell’indicare il degrado ambientale e
la perdita di habitat naturali e semi-naturali come la principale minaccia.
Gli
insetti in questi habitat trovano polline, nettare, siti di nidificazione e
svernamento. Quindi è l’azione umana al momento il problema principale: consumo
di suolo, urbanizzazione e intensificazione dell’agricoltura”. La perdita degli
insetti produrrà a cascata la scomparsa delle piante selvatiche (estinzione a
cascata, o estinzione secondaria) con ripercussioni sul funzionamento degli
ecosistemi naturali. Anche la produzione agricola ne risentirà, minacciando così
la sicurezza alimentare per gli esseri umani e la fauna selvatica, nonché la
stabilità economica. Le soluzioni proposte seguono un approccio innovativo.
Il
progetto realizzerà infrastrutture ‘verdi’ ispirate e sostenute dalla natura. Si
tratta quindi di opere sostenibili e a vantaggio della resilienza dei territori
coinvolti, tra cui 6 comuni che hanno messo a disposizione aree, 11 aziende
agricole, due apicoltori in Spagna, sei aree ad agricoltura estensiva in
Friuli-Venezia Giulia ed il Passante di Mestre.
“Le ‘green infrastructure’ –
aggiunge Gabriella Buffa – sono un approccio nuovo, soprattutto nel sud Europa
dove sono state prevalentemente messe in atto in territori dove la pressione
antropica è bassa e quindi pochi sono i potenziali beneficiari.
PollinAction
prevede l’implementazione di queste opere in un territorio molto complesso dal
punto di vista socio-economico, cioè aree rurali e urbane”. Per aumentare le
fioriture campestri saranno convertiti 200mila metri quadrati di seminativi in
prati fioriti, migliorati 2,6 milioni di metri quadri di praterie esistenti,
realizzati corridoi ecologici su 30 chilometri di strade, oltre a 3,5 km di
siepi campestri.
Il Centro di Montecchio di Veneto Agricoltura e il Vivaio
regionale in Friuli-Venezia Giulia produrranno 385mila piantine in totale, tra
erbe ed arbusti, e 150 chilogrammi di sementi di fiori selvatici.
La
partnership, vasta ed articolata, oltre a Ca’ Foscari e Veneto Agricoltura,
comprende Direzione Agroambiente della Regione del Veneto, Regione Autonoma
Friuli-Venezia Giulia, Concessioni Autostradali Venete – Cav spa, gruppo
EcorNaturaSì spa, Albatros S.r.l., Comune di Caldogno (VI), cooperativa SELC.
Inoltre, il progetto, che ha respiro sovranazionale, comprende un partner
spagnolo che condurrà azioni analoghe, il Centro de Investigación y Tecnología
Agroalimentaria dell’Aragona.
Porranno terreni a disposizione del progetto
inoltre numerosi sostenitori esterni: i Comuni di Carceri (PD), San Bellino
(RO), Cartigliano (VI), Mirano (VE), Chiopris-Viscone (UD), Palmanova (UD),
Montereale Valcellina (PN), Villesse (GO); l’Associazione Tegliese Prati delle
Pars Teglio V.to (VE); l’associazione Apicola Provincial de Jovenes Agricoltores
de Teruel (E) e, in Friuli, la Riserva di caccia di Spilimbergo (PN).
Testo dall’Università Ca’ Foscari Venezia sul progetto europeo LIFE
‘Biodiversità’ PollinAction
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